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lunedì 26 dicembre 2016

step25: Sintesi finale

Neanche a me sembra vero, ma questo percorso iniziato ad ottobre sull'analisi a tuttotondo del colore assegnatomi sembra essere giunto al termine, o forse no...

Infatti, se all'inizio non pensavo si potessero celare così tante curiosità e informazioni sorprendenti dietro al marrone e alle sue accezioni cromatiche, adesso non posso più quasi farne a meno di queste continue scoperte, che rappresentano una forma di sapere che mi è relativamente  nuova e di certo più "colorita" rispetto alle classiche e razionali formule e teoremi dell'Ingegneria Meccanica.

Ho scoperto alcuni degli infiniti nomi del marrone in tutto il mondo, ma anche alcuni dei codici che indicano questo fantastico colore in un altro linguaggio ancora, ovvero quello informatico.
Un percorso analitico che mi ha permesso di immergermi nella saggezza popolare, conoscendo nuovi proverbi, detti, usanze, credenze, miti e leggende a me sconosciuti prima.

Una ricerca che ha spaziato in numerosissimi campi, da quello scientifico, venendo anche a conoscenza della chimica che si nasconde dietro i pigmenti marroni, a quello umanistico e artistico, questi ultimi presenti sotto le loro varie forme d'espressione, come il cinemala musica, il fumetto o le arti pittoriche.

Sono più volte rimasto meravigliato durante questo viaggio, dopo aver scoperto ad esempio le fatiche di Michele Ferrero per mettere in salvo il brevetto di alcune macchine per la produzione dei suoi squisiti dolci e cioccolati. Ma Michele Ferrero è soltanto uno dei tanti protagonisti del marrone incontrati, e la Ferrero una delle tante aziende e marchi pubblicitari di cui si è parlato in questo blog.
Aziende e marchi pubblicitari tradizionali e antichi come il Caffè Breda, con i loro mezzi di propaganda del tempo quali i manifesti, ed altri decisamente più recenti e familiari ai più giovani, come M&M's con il suo emblema incentrato proprio sul marrone. Ma per quanto riguarda l'ambito gastronomico, non di soli dolci o cioccolati si è parlato, ma anche di tanti altri cibi e delle loro tinte.

Analisi a tuttotondo che ha coinvolto anche gli ambiti più chic della società umana, quali la moda il design, quest'ultimo mi ha permesso di scoprire come il marrone può decorare e rendere accoglienti gli ambienti interni di un edificio, ma non solo quelli interni! Anche gli esterni, il prospetto nonché l'architettura, un'esempio è di sicuro il fantastico padiglione della Polonia a Milano Expo 2015.

Esperienza questa che mi ha fatto anche capire il significato e gli obbiettivi e i documenti dell'antropologia (in particolar modo negli step 23 e 11) e dell'anatomia degli oggetti, oggetti che in questo caso erano colori, permettendomi anche di addentrarmi in un profondo percorso personale di introspezione.

Beh, che dire, in questo labirinto di conoscenze e sapere risulta quasi difficile orientarsi, ma grazie a un buon abbecedario  e ad una simpatica nuvola di parole si può continuare ad avere una splendida visione d'insieme!







domenica 25 dicembre 2016

step24: "La nuvola del colore"

Ecco la "cloud" dei termini che costituiscono l'insieme delle parole attinenti al marrone, lemmi che ne enfatizzano le varie sfumature e caratteristiche.







L'oggetto che secondo me meglio reiifica il colore in esame è un albero che durante la stagione autunnale va perdendo il fogliame. Tale mia considerazione sorge dal fatto che le sue foglie richiamano tantissime delle tonalità del marrone, dalle più chiare alle più scure, e il suo tronco invece richiama la natura selvaggia del marrone, essendo questo legato questa alla fertile terra, generatrice di vita. Ma tale oggetto è anche simbolo dell'Autunno, stagione i cui paesaggi sono dominati dal marrone e dalle sue sfumature.







giovedì 22 dicembre 2016

step23: Marrone selvaggio

 Il "pensiero selvaggio", seguendo la filosofia di Claude Levi Strauss, è una modalità del pensare umano, comune a tutti gli uomini di tutte le culture, che caratterizza alcuni settori della nostra società e, soprattutto, le culture non occidentali. Si tratta di una forma logica di pensiero che, piuttosto che agire per astrazione, classificazione e sublimazione di qualità, o per gerarchizzazione logica di classi ideali, opera, partendo da una particolare attenzione alle qualità sensibili del reale considerate nella loro capacità di fungere da segni, per produrre una continua rete di simboli e di significati. In questa ottica i fenomeni di identificazione tra animali (o altri esseri e fenomeni naturali) e individui e/o gruppi, noti come totemismo, divengono particolari espressioni di questa esigenza concreta e classificatoria, logica e simbolica, del "pensiero selvaggio".






La dimensione primitiva del marrone è sicuramente legata alla natura selvaggia, ovvero alla terra e ai fusti legnosi degli alberi che traggono nutrimento da questa.  

Nella mitologia celtica la materialità del marrone, associato al legno delle foreste celtiche, è evidente nella rappresentazione di Cernunnos, lo spirito divinizzato degli animali maschi cornuti, specialmente dei cervi: un dio degli animali e della natura selvaggia. 
Nella rappresentazione dell'entità il marrone compare nelle sue tinte più vigorose e legnose, a simboleggiare la natura selvaggia della dimensione primitiva a cui è associato il colore.







Un animale totem legato al marrone è sicuramente l'orso, che simboleggia il legame tra cielo e terra. Esso incarna sia qualità positive come la gentilezza, il coraggio e la forza, che qualità negative come la l'aggressività, la cattiveria e la cupidigia. Nelle tradizioni dei Nativi Americani l’Orso indicava l’agire di una forza soprannaturale, la meditazione e la comprensione misteri dei cicli legati alla vita e del tempo; in Cina è indice di forza, coraggio, virilità e autorità; in Giappone esso è simbolo di forza, eroismo, affabilità e pazienza; alcuni popoli come i Greci e gli antichi popoli germanici associavano l'Orso alle proprie divinità o rappresentavano quest’ultime con sembianze dello stesso. Alcuni sciamani utilizzavano le pelli di Orso per entrare in contatto con gli spiriti maligni. Per i Celti la sua concezione è legata alla Luna, assumendo un significato femminile, quindi è relazionato con la gravidanza, la maternità e la protezione della prole (o della famiglia in genere). 







Per concludere, ecco un'immagine del "pensiero selvaggio" di uno dei più grandi motori di ricerca, nonché pseudo-entità logica ormai, ovvero Google! 







Questo sono le prime immagini, le prime idee, che affiorano in "mente" al sito più visitato al mondo una volta cercata la parola marrone selvaggio.



Per saperne di più:
http://www.mitiemisteri.it/esoterismo/animali/orso.html

http://www.treccani.it/enciclopedia/claude-levi-strauss/


step22: il colore in architettura

Il marrone è spesso presente in architettura, in particolare in quelle in legno per via del suo caratteristico colore. Ciò è ben evidente ad esempio nel padiglione della Polonia ad Expo Milano 2015. 




La visita del Padiglione della Polonia iniziava ancora prima di entrare, grazie ai chioschi di legno vicino al Decumano, dove i visitatori potevano degustare succhi di frutta freschi o dolci tipici. La struttura a forma rettangolare è ricoperta da cassette in legno usate per il trasporto delle mele, frutto simbolo del Paese, essendo la Polonia primo produttore europeo e il terzo a livello mondiale. La statua del “Grande Toscano” di Igor Mitoraj, grande scultore polacco vissuto a lungo in Italia, introduceva il visitatore all’ingresso.





Salendo al primo piano i visitatori vengono accolti, sulle note del valzer di Wojciech Kilar, nel “Giardino Magico”, un luogo dove la vegetazione naturale cresce accanto agli alberi di mele. Circondato da muri di specchi, il sentiero si addentra tra varie erbe naturali e una statua di Igor Mitoraj. Il riflesso degli alberi di mele negli specchi crea l’illusione di uno spazio vasto e infinito. La Polonia voleva esaltare la sua forza come produttore di frutta e la varietà della sua offerta regionale; per questo, le 16 regioni del Paese si alternavano nel Padiglione. Clicca qui per saperne di più.







Per quanto riguarda invece un trattato di architettura in cui compare il marrone, o in qualche modo viene messo in gioco, è sicuramente il programma dell'architettura organica redatto da Wright per le prairie houses, che sembra plasmare la struttura della costruzione armonizzandola con l'uomo e l'intorno ambientale. Ecco i punti più importanti di questo progetto organico:
  • ridurre al minimo le partizioni, l'aria e la luce devono permeare l'insieme realizzando un'unità architettonica;
  • creare un'armonia dell'edificio con l'ambiente esterno accentuando l'aggetto delle superfici orizzontali della casa;
  • rendere l'abitazione più libera, umana ed abitabile eliminando la concezione delle stanze come luogo chiuso;
  • dare proporzioni logiche ed umane alle aperture interne ed esterne rendendole naturalmente ricorrenti in tutta la struttura dell'edificio;
  • evitare le combinazioni di diversi materiali, usando per quanto possibile un unico materiale la cui natura deve legarsi all'edificio divenendo espressione della sua funzione;
  • incorporare organicamente gli impianti come elementi interreagenti nella struttura dell'edificio;
  • far divenire l'arredamento parte integrante dell'edificio come architettura organica col tutto.


Sicuramente il secondo e il quinto punto hanno a che fare con il marrone, essendo questo, come detto prima, legato a un materiale che viene spesso utilizzato nell'architettura organica essendo solitamente in armonia con l'ambiente circostante, ovvero il legno. Ad esempio, è il caso della casa sulla cascata di Wright, in cui i principali materiali utilizzati per la costruzione sono il legno e la pietra.










lunedì 12 dicembre 2016

step21: I protagonisti del marrone

Come il titolo può lasciare intendere, di seguito alcuni personaggi, storici e del passato, il cui nome è in qualche modo legato al marrone.

John Pemberton, forse nome non familiare ad alcuni, è un personaggio che ha reso internazionale e famosa una bevanda di colore marrone-bruno, ovvero la Coca Cola!
Tinta che deriva dalla presenza del caramello in essa, e la cui bottiglia è ormai diventata una vero e propria icona. A proposito, eccone riportata la storia.







Il marrone subito fa venire in mente un dolce in particolare, ovvero il cioccolato, prelibatezza che tuttavia non sempre è stato così nella forma in cui lo conosciamo oggi, ovvero in tavoletta. Infatti la creazione di questo nuovo modo di produrre il cioccolato si deve a François-Louis Cailler, imprenditore svizzero nato a Vevey nel 1796, eccone riportata la biografia.






Un altro personaggio legato al marrone nei tempi recenti è Gregg Homer, fondatore dello Stroma Medical Center. Tuttavia tale relazione non è del tutto positiva, è infatti un ricercatore che ha ideato un possibile metodo per poter fare diventare azzurri gli occhi di colore marrone, rimuovendone ogni traccia dall'iride. La tecnica consiste in un intervento effettuato con un laser atta a rimuovere un pigmento presente nell'occhio causa del relativo colore. 
Gli occhi azzurri sono infatti dovuti a scarsità di melanina, pigmento la cui quantità determina la tonalità dei nostri colori, da quello della pelle, a quello di capelli e occhi. Le melanine in generale sono un gruppo di molecole organiche coloranti con la caratteristica comune di assorbire la luce nello spettro del visibile, da cui le proprietà coloranti. Per sapere nel dettaglio come avviene l'intervento e la distruzione ecco il link di un articolo dedicato a ciò, è incredibile la cifra che hanno spesso i primi 12 clienti in Messico per sottoporsi al nuovo intervento rivoluzionario.






martedì 6 dicembre 2016

step20: I colori della moda

I colori nella moda giocano un ruolo fondamentale, sia a livello estetico sia a livello simbolico, spesso infatti i colori dei vari capi vengono scelti in funzione della cerimonia o occasione per i quali si pensa vengano indossati. Un abito da sera di colore marrone che mi ha davvero colpito è un capo della collezione Valentino autunno-inverno 2013/14, di cui di seguito ho riportato una foto.





Gli abiti da sera di Valentino nella collezione Alta Moda per l'autunno-inverno 2013/2014 si sono rivelati un vero e proprio inno alla fantasia e alla creatività, le ispirazioni arrivano da più parti, in un dialogo tra passato e futuro.Infatti i due nuovi direttori creativi Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli hanno ideato una collezione romantica ed elegante, in cui trasparenze e materiali caldi, come cashmere e lane, si intrecciano per dare luogo ad abiti unici ed inimitabili.





Le linea dell'abito abito da sera in foto aderisce al corpo per esaltare le forme delle donne, ma si allarga in voluttuose ampiezze con forme sinuose che si ampliano in gonne voluminose , dando vita così a uno stile country chic. Si gioca con le trasparenze per l’effetto vedo-nonvedo.Il tema floreale sboccia in complesse lavorazioni che giocano sulla sensazione tattile con l’accostamento di materiali diversi. La palette del marrone e tanto beige sono i colori scelti per la collezione Alta Moda. Senza dubbio la collezione Valentino è stata ideata per una donna elegante, sempre perfetta e di grande classe.


Per saperne di più:

http://www.valentino.com/it
http://www.myluxury.it/articolo/abiti-da-sera-valentino-la-collezione-alta-moda-autunno-inverno-2013-2014-foto/39763/

martedì 29 novembre 2016

step19: Anatomia del marrone

Per anatomia (vocabolo che deriva dalla parola greca ανατομή, anatomè = dissezione", composto da ανά, anà = "attraverso", e τέμνω, tèmno = "tagliare") s'intende l'analisi profonda, il taglio netto sulla superficie di un oggetto o concetto, per scoprire cosa si nasconde all'interno di questo, quali sono i significati e messaggi più profondi e intimi che si celano dietro una semplice parola, immagine o idea.


 La sezione di un geode mostra un agata blu con al centro dei cristalli di ametista


Nel caso del marrone, ad esempio, la prima immagine che affiora in mente è quella della corteccia di un vecchio albero e, conseguentemente, tutto il paesaggio che la attornia, una foresta selvaggia. Mi richiama quindi un ambiente privo di regole e convezioni, un luogo in cui si può essere liberi e svincolati da qualsivoglia dogma sociale, un po' come la foresta del Congo che dovette affrontare Marlow nel romanzo 'Heart of Darkness' di J. Conrad.




Ma è in questo viaggio immaginario nella foresta selvaggia che un altro suo elemento marrone cattura la mia attenzione, un elemento tipico dei suoi luoghi più umidi e più oscuri come le paludi o le sabbie mobili, ovvero il fango. Fango che mi evoca alla mente una condizione di sporcizia, colpa, prigionia, totalmente opposta a quella di vivida libertà sotto i fogliami degli alberi pluviali.




Immediata è l'associazione del fango alla terra, terra da cui ha origine unendo quest'ultima a della torbida acqua. Una terra che fa quasi paura, che mi evoca un sentimento di angoscia, una terra fredda, brulla, emblema della fine, terra in cui ogni umano è destinato un giorno unirsi. 




Unirsi tuttavia non per rimanervi custodito tale, ovvero polvere, cenere, ma per poter fornir nutrimento e materia prima a nuove piante e nuovi organismi, da cui ricomincerà quindi il  ciclo della vita, ed è quindi istantaneamente che mi si balena alla mente l'immagine di una terra di un bruno luminoso, vivido, sulla quale battono i raggi di un caldo sole del Sud, immagine che per un attimo mi fa sentire a casa. 
I sentimenti che adesso pervadono il mio animo sono di tranquillità, sicurezza, appartenenza alla mia Terra, affetto. E in silenzio continuo a contemplare tutto ciò.





Il viaggio mentale per poter compiere un'anatomia di questo fantastico colore è stato un ottovolante, con ripidi alti e bassi, passando da sensazioni di sregolata libertà, vividezza d'esistenza, a sentimenti di angoscia, paura, terrore per poi concludersi con sensazioni di felicità, serenità e tranquillità.