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lunedì 24 ottobre 2016

step8: La saggezza popolare

Inizialmente il sapere si fondava su su consuetudini, credenze, superstizioni, tradizioni che non possono essere completamente sminuite perché non scientifiche o fondate sulla ragione. Tracce di tali conoscenze sono molto frequenti nella nostra cultura odierna.

Il marrone nei proverbi è legato soprattutto all'ambito rurale e agricolo. In montagna in particolare a uno dei frutti caratteristici del luogo, le castagne, che un tempo rappresentavano la sopravvivenza per molte popolazioni montane .
E' nata così, secolo dopo secolo, una vera e propria "cultura della castagna" già dalla lavorazione e preparazione dei terreni e attorno a questi lavori è a lungo ruotata la vita delle varie comunità. 


Ecco alcuni proverbi a riguardo:
  • "Quando il vin non è più mosto, il marron è buono arrosto"
  • Detto che sta ad indicare che un volta finito settembre, e quindi la vendemmia, è prossimo il tempo delle castagne
  • "Quanti necci e farina e polente , e castagnaccio, se ne fan certe pappate da pigliare il calcinaccio…"
  • Ad indicare che quando si mischiano o uniscono troppe cose sconnesse e diverse fra loro spesso non si combina altro che un guaio
  • “Gli è avanzato men di una castagna”
  • Detto che enfatizza il poco che si può ottenere dopo azioni atti a realizzare determinati scopi o progetti, nonostante la forza di volontà e gli sforzi
  • "Per Santa Maria, il marrone fa la cria"
  • Per indicare che passato ferragosto, festa dedicata al Madonna, le castagne cominciano a prendere consistenza




Altri detti riguardanti il marrone sono:

  • "Blu e marrone fa cafone"
    Significa che chi si veste abbinando i colori blu e marrone sceglie un abbinamento sbagliato, ergo può essere reputato un cafone
  • "Il bruno il bel non toglie, anzi accresce le voglie."
    Ad enfatizzare l'esoticità del marrone
  • "Né pianto né bruno non suffraga nessuno."
  • "Per ogni civetta che si senta cantare sul tetto, non sogna metter bruno."

Il colore marrone è entrato nella cultura popolare, oltre che attraverso i proverbi e i detti, anche attraverso superstizioni e la scaramanzia. 
Per la scelta del colore del vestito da sposa, ci sono superstizioni popolari che indicano quali sono quelli fortunati e quelli da evitare, il marrone predice che gli sposi andranno a vivere lontano o in campagna.



Numerosi animali dalle tinte brune e castane sono legate a riti scaramantici e usanze popolari, come la grossa falena, avente una colorazione scura brunastra, è facilmente riconoscibile per una macchia chiara, che vagamente ricorda la figura di un teschio, presente sul lato superiore del suo torace, inoltre possiede una caratteristica molto insolita per questo genere di insetti: quando disturbata o irritata emette un suono stridulo ben udibile dall'orecchio umano prodotto espellendo aria dalla sua spirotromba. A causa di queste due peculiarità già al tempo dei romani a questa farfalla venne associata la credenza superstiziosa di portatrice di morte.





O anche la Bertuccia, unica colonia di scimmie europee in libertà che vive sulla Rocca di Gibilterra. Secondo una antica superstizione quando non ci saranno più scimmie a Gibilterra, cesserà il dominio inglese su questo promontorio meridionale della penisola iberica. Nel corso della seconda guerra mondiale la popolazione di scimmie si era ridotta nel 1942 a soli 7 individui, e Winston Churchill per evitare ripercussioni negative sul morale della popolazione, in caso di scomparsa della colonia ne ordinò rinfoltimento tramite l'importazione di scimmie dal Marocco e dall'Algeria indicando che la popolazione della colonia non dovesse mai scendere al disotto di 24 esemplari ed un ufficiale inglese ricevette la responsabilità di occuparsi del benessere della colonia.






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